giovedì 24 ottobre 2013

Gli obblighi... ma andrà veramente meglio?

Mi vien da dire "purtroppo", ma chiunque non sia nella nostra posizione direbbe senza ombra di dubbio: "meno male!".
Mi riferisco agli "obblighi alimentari", quelli necessari e basilari alla terapia.
E il corpo si modifica... si vedono i cambiamenti riflessi nello sguardo degli altri... nel tono della loro voce... si sente, si percepisce che c'è stato qualcosa di cambiato, ma non si è in grado di rendersene conto, perché è vietato fidarsi dello specchio e procurarsi una bilancia!
Come si fa, a questo punto?
Vorrei tornare indietro, vorrei eliminare tutto ciò che si attacca attorno alle mie ossa, tornare piccina e carina, quando gli stessi jeans mi stavano larghi e le magliette non seguivano l'andamento curvilineo del mio petto.
Però, ripensando a quel periodo, ricordo anche quanto il mio cervello fosse inquinato di ossessioni e fobie che, per quanto forti e dolorose, non mi facevano quasi respirare.
Mezzo cucchiaino nel caffè? Ma per favore... roba da matti!
Quattro pomodori uno dopo l'altro invece che uno solo? ... ma stiamo scherzando?!
Questa era la concatenazione delle mie giornate... ed ero così esausta da passare tutto il mio tempo a letto, quando anche solo alzare le braccia per farmi la coda faceva male.
Non posso negare che adesso sto meglio, fisicamente. Ma forse, è proprio questo che non accetto: "sto meglio? Allora non ho alcuna arma contro di me... non si può! Devo riaverla!".

Vorrei così tanto che il mio corpo torni ad essere magro, ristretto, contenuto. Forse lo è ancora, ma non me ne rendo conto, perché se guardo allo specchio vedo 200 kg. E, razionalmente, so che non è possibile. Mi confronto con ragazze che trangugiano un'intera pizza in pochi minuti e mangiano patatine agli intervalli, e le vedo piu magre di me. Entro nel buio, ma poi mi sforzo di essere razionale: non è possibile che lo siano, dato quello che mangio! Va bene che ho ripreso a mangiare un po' di pane, una fetta a pasto, ogni tanto qualche biscotto a scuola se non riesco a concentrarmi... appunto, non è niente in confronto a patatine e pizza tutti i giorni!
Però... è così tanto...
Il bello è che non ne sento neanche il bisogno. Neanche a dire che pesassi 30 kg e allora, stando da schifo, dovrei sforzarmi di farlo. No, adesso sono tornata "normale", o almeno credo. La dottoressa che ho appena conosciuto mi ha detto che sì, sono magrolina, ma sto bene. Allora tutte quelle storie sul danno agli organi interni erano una balla? Tanto vale ricominciare le mie diete allora...
Mesi fa ero a 37. Raggiunti in poco, pochissimo tempo. Poi sono risalita a 42. Ma mangiavo solo frutta e verdura. La vecchia dottoressa mi disse che, essendo stata disidratata, avevo rimesso su acqua, e che il peso dipendeva da quello, non da effettivo "peso" come lo intendiamo noi.
E adesso? A quanto starò? Non penso di ristare al peso di partenza, 48, perché all'epoca mangiavo ed ero particolarmente golosa.
Allora sarà... 45? 43? O 50? Vorrei così tanto saperlo... Ho bisogno di saperlo!
E se mi comprassi una bilancia?
Però so che ricomincerebbe tutto daccapo...
Ma non è forse questo che voglio?
Dio, è tutta una confusione nella mia testa!!!

mercoledì 16 ottobre 2013

Ritorna, ritorna, ritorna...

Ecco, questo è uno dei momenti in cui mi dico: al diavolo, tutto e tutti! Voglio ritornare al passato, ai miei schemi, ai miei rigori, alle mie regole, ai miei obblighi...
Mi dà talmente fastidio il dover mollare la presa e delegare la mia persona a qualcun altro.

Nonostante tutto, sto andando bene a scuola. A volte perdo la concentrazione, ma sto mettendo a punto un nuovo metodo di studio del tutto nuovo dal precedente, che era totalmente malsano. Studiavo di notte, perché durante il giorno ero troppo apatica per mettermi a farlo, e di conseguenza la mattina la passavo a sonnecchiare, non seguivo la lezione a causa del sonno. Mi toccava, in vista di verifiche e interrogazioni, studiarmi tutto da sola e in me che non si dica - 100 pagine in un giorno, se necessario!, perché ovviamente lasciavo che le cose si accumulassero tranquillamente...
Adesso, invece, sto cercando di studiare tutto il giorno stesso, o almeno ricopiarmi gli appunti che prendo seguendo attentamente la lezione. Ho già preso degli ottimi voti che veramente non mi aspettavo, e questo avendo studiato effettivamente meno rispetto a tempo fa. Mi è bastato un ripasso di 10 minuti il giorno prima, o addirittura qualche minuto prima, e ho affrontato l'interrogazione con estrema calma e serenità. L'ho vista piuttosto come un colloquio, una conversazione tra esseri umani, uno scambio di conoscenze. Ed è andata veramente bene!
Certo non si fa in tempo a far tutto, sono del resto 6 materie al giorno... e i pomeriggi sono presi anche da altre attività che impongono il percorso. Il tempo scarseggia per forza.

Sto lottando contro gli schemi... contro la voglia di tornare al passato! Non c'è vetrina sulla quale non mi specchi mentre cammino, non c'è momento in cui non attacchi determinate parti del mio corpo. Guardo altre ragazze, anche leggermente sovrappeso, e sono piu strette, piu piccole, piu graziose di me. Come è possibile?! Allora è nel mio cervello che qualcosa non va... perché piu vado avanti, piu mi sento allargata, deformata. E' orribile! Come è possibile che una ragazza che mangia piu di quanto effettivamente dovrebbe sia meno larga di me?!
Adesso qualcuno mi verrà a dire che sono infantile, che non sono questi i veri problemi della vita...
E ditemelo, tanto ormai ci ho fatto l'abitudine.
Un abbraccio a tutte voi, mie care lettrici e amiche virtuali. Al prossimo aggiornamento!
Nonostante tutto, sto cercando di iniziare a godermela, questa vita, che per anni è stata solo depressione e autodistruzione...

mercoledì 2 ottobre 2013

Percorso

Percorso. Così lo chiamano tutti.
Io invece non lo chiamo affatto, perché non lo sento mio.
Da un mese circa, poco più, ho intrapreso, per l'appunto, questo famoso percorso.
Lontano da casa mia, ho dovuto fare le valigie in men che non si dica, trasferire tutta la mia vita in un'altra regione, sconosciuta, lontana, priva di legami. Non conoscevo assolutamente nessuno. Né volevo recarmici. Ma sono stata portata praticamente a forza... o qui, o niente in pratica.
E allora proviamolo, questo famoso percorso.
Ma non ne sono convinta. Un giorno accetto, ricevo, l'altro rifiuto.
E' che la maggior parte delle volte non mi rendo neanche conto del tempo, dello spazio, delle circostanze. Della mia circostanza.

E' per questo che non scrivo da molto... ma a voi, le mie iscritte e i blog che seguo, vi leggo in continuazione e commento il più possibile.
Se siete interessate a sapere in quale centro mi trovo e volete provare anche voi, scrivetemi in privato. Avrò piacere di comunicarvelo.

E ricomincio a scrivere... mi è mancato moltissimo, come mi è mancato il tempo di fare qualsiasi attività, se non studio e terapia, studio e terapia...

E voi? Come è andato il rientro a scuola?